Raffricana e le ♛QoS♤ del Progetto Black, e il loro Mal d'Africa.
Tutto ebbe inizio da un annuncio che pubblicai su un sito a tema interracial, in cui mi proponevo come Guida per allenare e addestrare donne bianche a diventare ♛Queen of Spades♤. In realtà all'epoca non avevo esperienza in materia, ma volevo scoprire se agli occhi delle donne gli uomini di colore fossero veramente più affascinanti, appetibili e prestanti sul piano sessuale. Essendo io etero, avevo bisogno d'una donna che facesse da tramite. M'intrigava l'idea di corrompere sottilmente una donna bianca a prestarsi a quel esperimento, che ancora oggi sfida un tabù sociale molto radicato. Questo sito descrive come Raffaella (l'unica che rispose al mio annuncio) è arrivata gradualmente ai rapporti interraziali, fino ad esserne travolta nei sensi e fino ad essere soggiogata agli uomini di colore. Con lei ho condiviso un percorso intensissimo, durato tre anni, che l'ha trasformata in autentica ♛Queen of Spades♤. Questo sito lo dedico a le ♛QoS♤ italiane e soprattutto a Lei, amica e splendida donna attraverso cui ho realizzato la mia pulsione più torbida. Con orgoglio ripercorro le tappe del "Progetto Black": è la storia di come, a volte, le fantasie diventano realtà ...
Dopo il nostro primo incontro nel gennaio 2010, cominciammo a frequentarci sempre più assiduamente. S'era instaurata una chimica molto particolare: avevamo convenuto di non avere mai rapporti sessuali fra noi, per non contaminare la purezza del concetto QoS. Raffaella doveva essere una donna esclusivamente di neri e per neri! Io sarei stato cerimoniere, guida, gestore, addestratore, allenatore, organizzatore.. non c'era molta ragione né spazio per il sesso. Certo da un lato è stato difficile resistere all'impulso di possedere Raffaella ed anche lei avrebbe voluto, ma l'idea che io mi limitassi ad guidarla e dirigerla per trasformarla in una vera QoS ci eccitava e fomentava nella dimensione cerebrale.
I nostri incontri iniziali si svolgevano nell'intimità del mio appartamento, dove guardavamo film porno in tema interraziale e la masturbavo con enormi dildo molto realistici, tutti rigorosamente di colore nero. Questo per abituare la signorina alle misure importanti che avrebbe affrontato in seguito. Raffaella aveva soprattutto bisogno di molto lavoro anale, dato che, all'inizio, era praticamente chiusa. Le allenavo alla resistenza alle penetrazioni anali prolungate ed impegnative, e le somministravo clisteri per abituarla ad essere sempre pulita per i neri. L'avevo anche introdotta all'uso di supposte di glicerina - cosa che le sarebbe in seguito tornata veramente utile. Se preparato bene, il muscolo dello sfintere è davvero molto elastico ed accogliente: se lo si dilata nel contempo bisogna anche aumentarne la tonicità attraverso ginnastica (stringere il pavimento pelvico, trattenere i clisteri, usare le palline cinesi, e così via).
Tenevo così Raffaella sul filo dell'orgasmo per lunghe ore, tirando fuori tutto il suo struggente desiderio per le grosse misure, fino a farla implorare la penetrazione black.
Per agevolare la monella all'esperienza africana e per aumentare il desiderio avevo rivoluzionato la mia camera da letto trasformandola in un talamo esotico: avevo sostituito il letto tradizionale con un materasso di cotone grezzo, sistemato in terra, avevo comperato lenzuola stampate a mò di pelli d'animali selvatici, le pareti tappezzate di stoffe africane, avevo montato zanzariere, sistemato piante esotiche, una stufa alogena, ad una bancarella avevo acquistato sopramobili africani di vario genere, e l'atmosfera era arricchita da essenze speziate, candele mangiafumo e musica di tamburi africani. Avevamo anche messo a punto una coreografia di danza, che Raffaella ha imparato alla perfezione: le è tornata utile nel corso del Progetto, come mezzo di seduzione e corteggiamento di uomini di colore.
Raffaella in sessione di istruzione.
Inoltre, in quei mesi iniziali avevamo preso l'abitudine di scambiarci letture sulla storia, arte e la cultura africana. Non volevamo che il Progetto Black scadesse in un banale tour sessuale a caccia di negroni; l'idea era quella d'avvicinarsi con umiltà ad una cultura sconosciuta e penetrare il mondo Black con vibrante interesse, anche attraverso un serio studio antropologico. Il nostro era un approccio qualitativo. Solo così Raffaella sarebbe stata nelle condizioni di mettersi veramente e sinceramente al servizio di uomini di colore per dar loro piacere e quindi poter prendere il meglio da loro.
Studio di erotismo Black: dildo nero, marchio con henné,
pelli di animali selvatici, e DVD interrazziale
Oramai Raffaella subiva una fascinazione mesmerizzante per il concetto ♛QoS♤. La voglia di provare l'amore interraziale era diventato un pensiero martellante per entrambi. Per lei era un misto paura dell'ignoto ed calore sessuale. Quanto a me, era fortissima curiosità - non potevo permettermi errori proprio in quel momento che Raffaella era oramai ben cotta e pronta alla tappa successiva. Avevamo anche inserito un annuncio su internet, in cui ci presentavamo come coppia (anche se in realtà non lo eravamo), alla ricerca di uomini di colore per lei.
Insomma tutte quelle esercitazioni avevano rotto "l'imene mentale": Raffaella sentiva l'esigenza fisica e mentale di uomini africani. Il grande passo s'avvicinava...
La monella s'allena.
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